DAVANTI AL PRESEPIO

Il presepe è una rappresentazione ricca di simbolii. Alcuni di questi provengono direttamente dal racconto evangelico. Sono riconducibili al racconto di Luca la mangiatoia, l'adorazione dei pastori e la presenza di angeli nel cielo. Altri elementi appartengono ad una iconografia propria dell'arte sacra: Maria ha un manto azzurro che simboleggia il cielo, San Giuseppe ha in genere un manto dai toni dimessi a rappresentare l'umiltà.
Dato che i Vangeli canonici parlano della natività tralasciano molti particolari scenografici nei personaggi e nelle ambientazioni, il presepe attinge largamente anche ai Vangeli apocrifi e da arcane tradizioni dimenticate.
Una conferenza per scambiarci gli auguri di Natale con Don Federico Gallo, dottore dell'Ambrosiana e Giovanni Morale.

CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI MILANO

FIRENZE, BRONZINO E NON SOLO

Palazzo Strozzi – Firenze

Oltre novanta opere esposte, tra le quali tre dipinti inediti e alcuni capolavori restaurati per l'occasione: è la mostra 'Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici' che, dal 24 settembre al 23 gennaio, riunisce a Palazzo Strozzi di Firenze circa l'ottanta per cento della produzione di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino, pittore simbolo dello splendore e della bellezza del '500. E' la prima monografica mai realizzata al mondo ed ha un costo di 2,7 milioni, con un valore assicurativo delle opere che supera i 700 milioni. L'esposizione, divisa in sette sezioni tematiche, è dedicata a un pittore che ha incarnato la pienezza della 'maniera moderna' negli anni del governo di Cosimo I, offrendo con la sua pittura impeccabile uno sguardo indimenticabile sulla famiglia Medici. Giunti in prestito da importanti musei di tutto il mondo, la rassegna vede riuniti molti capolavori del Bronzino, affiancati da quelli di maestri di 'pieno' Cinquecento come Pontormo, Benvenuto Cellini, Alessandro Allori.

Oltre alla visita all'impedibile mostra, avremmo modo di goderci Firenze con i suoi tesori.

Costo complessivo: 130 Euro a persona, che comprende il biglietto A/R Milano C.le – Firenze S.M.N. biglietto d'ingresso alla mostra con la visita guidata del nostro Direttore Artistico

LA FORZA DEL CLASSICO

Un percorso per scoprire gli elementi salenti dell'Arte Greca, soprattutto del periodo severo, classico e pergameno.
Nella prima fase, infatti, l'arte prodotta nelle città greche dell'Italia meridionale e della Sicilia s'intreccia con quella prodotta in Grecia e importata non solo dai Greci d'Italia, ma anche da altri popoli della Penisola, specialmente gli Etruschi, che ne sono conquistati e prendono a imitarla. Fra le culture durevolmente sedotte dall'arte greca spicca quella di Roma, I Romani non solo saccheggiano e raccolgono opere d'arte greca, ma attraggono artisti greci a lavorare per loro in Italia, e delle opere più celebrate vogliono copie "in serie", a ornare case, palestre e giardini. Questa "moltiplicazione" dell'arte greca e l'eco duratura che essa lascia nelle opere degli scrittori romani, ne ha assicurato la fama e ha costruito le premesse per la sua ricerca e riscoperta dal Medio Evo all'Ottocento.
Fidia, Skopas, Prassitele; i geni che hanno fondato ogni idea di Bellezza.

Da non perdere.

CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI MILANO

VILLA BELGIOJOSO BONAPARTE

Visita Guidata a cura di Giovanni Morale

Ciò che rende internazionalmente nota la Galleria d'Arte Moderna di Milano è il pregio delle opere esposte e conservate nelle sue sale: Francesco Hayez, Pompeo Marchesi, Andrea Appiani, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Federico Faruffini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Canova, Daniele Ranzoni, Medardo Rosso, Gaetano Previati sono alcuni tra gli importanti artisti presenti, protagonisti indiscussi della Storia dell'Arte milanese ed italiana. Le loro opere rappresentano l'arte in divenire del XVIII e XIX secolo, in particolare quella che prese avvio dall'Accademia di Brera per affermarsi fin oltre i confini nazionali. Capolavori che, grazie anche al collezionismo del Novecento e alle donazioni di alcune importanti famiglie (Treves, Ponti, Grassi, Vismara, per citarne alcune), hanno arricchito negli anni il patrimonio artistico della Galleria, confermando così la missione fondamentale di eternare il diritto alla cultura. È così possibile ammirare nelle sale della Villa Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Giovanni Boldini, Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, e altri protagonisti del Novecento italiano.

Patrocinio della Provincia di Milano

Le Fiandre, terra d’Arte

PROGRAMMA

La regione delle Fiandre è la culla della nascita della pittura ad olio nel Quattrocento e, sotto il dominio spagnolo, nel Seicento baluardo cattolico spagnolo in terra di Riforma. Un luogo magico dove scoprire capolavori e atmosfere irripetibili. Tre giorni davvero speciali per coprire insieme, dopo la Borgogna, una delle regioni artistiche più interessanti d’Europa...un viaggio per finire il bellezza il percorso associativo 2009/2010.

Sabato 12 giugno – Bruxelles
Partenza in aereo da Milano in mattinata ed arrivo a Bruxelles. Pranzo libero. Visita (nel primo pomeriggio) del Museo des Beaux-Arts, ricco dei tesori di Bosch e dei primitivi fiamminghi. Tempo libero per visitare il centro storico. Cena e serata libera.

Domenica 13 giugno – Anversa e Gand
Partenza in bus riservato alla volta di Anversa, dove visiteremo il Koninklijk Museum voor Schone Kunsten. Tempo libero per visitare la “città dei diamanti”, piena di piccole chiesette e dove si può anche visitare la casa di Rubens. Nel pomeriggio, sulla strada del ritorno, ci fermeremo nel villaggio di Gand dove, nella chiesa di San Bavone, ammireremo il più importante capolavoro dell’intero viaggio: il Polittico dell’Agnello Mistico di Van Eyck. Ritorno in serata a Bruxelles. Cena e serata libera.

Lunedi 14 giugno – Brugges
Dopo colazione ed aver caricato i bagagli in autobus, partenza per Bruges incantevole cittadina percorsa da canali. Visita alla Madonna di Bruges, scolpita proprio per la città belga da Michelangelo. Tempo libero per il pranzo e per perdersi nelle viuzze. Nel tardo pomeriggio partenza per l’aeroporto di Bruxelles ed arrivo in tarda serata a Milano.

Quota di partecipazione a persona in camera doppia 470 euro circa*
La quota è indicativa perchè per la tratta Milano- Bruxelles non è possibile avere un prezzo certo fino al momento della prenotazione. Una volta effettuata NON sarà rimborsabile.
Il viaggio comprende:
Volo A/R (si partirà da Malpensa)
Hotel 4/5 stelle a Bruxelles
Assicurazione per il viaggio ed entrate nei Musei.
L’operativo voli verrà dato in seguito.

VIAGGIO RISERVATO UNICAMENTE AI SOCI
IN ORDINE DI PRENOTAZIONE
CHIUSURA PRENOTAZIONE 21 MARZO 2010

Per ulteriori chiarimenti inviare email a info@kallistearte.org o telefonare a Gabriella Sala, Responsabile P.R., 335-7181407

Dalla Secessione all’Espressionismo
La Vienna di Klimt e Schiele
conferenza di Matteo Galbiati

In occasione della mostra "Schiele e il suo tempo" presentata a Palazzo Reale si ripercorreranno, attraverso la lettura dei loro maggiori capolavori, i  linguaggi e le ricerche dei protagonisti della scena viennese nel suo periodo di maggior fermento e cambiamento. Egon Schiele arriva a Milano con una mostra di 40 opere tra dipinti e disegni su carta. Accanto all'opera di uno dei mastri della secessione viennese ecco anche un'importante rappresentanza di colleghi e contemporanei di Schiele come Gerstl, Kokoschka e Klimt presenti in mostra con opere eccezionali. La mostra ricostruisce attorno alla figura di Schiele, il clima culturale di Vienna nei primi anni del XX secolo, partendo dalla fondazione della Secessione, attraversando le tendenze espressioniste della generazione successiva, fino al 1918, anno segnato dalla fine della prima guerra mondiale e dalla morte di Klimt e Schiele. Un breve ma intenso periodo, in cui Vienna, da centro della cultura mitteleuropea, diventa teatro di rovina della vecchia Europa. Matteo Galbiati, critico emergente e storico dell’arte, da anni si occupa di arte contemporanea e collabora con il Centro Culturale San Fedele.

Patrocinio della Provincia di Milano

Le Chiese intorno alla Statale

Basilica di san Nazaro, Cortile del Filarete, San Antonio, San Bernardino alle Ossa, San Gottardo in Corte (tempo di percorrenza 2 ore ca.)
RITROVO DAVANTI ALLA BASILICA DI SAN NAZARO ORE 15,45
Corso di Porta Romana
SABATO 17 APRILE 2010

Visita Guidata a cura di Giovanni Morale

Il percorso inizia dall’antichissima basilica di San Nazaro in Brolo o San Nazaro Maggiore, nota anche come “basilica apostolorum”. La sua costruzione risale al IV secolo, ad opera di Sant’Ambrogio. Si prosegue, poi, a piedi, verso la vicina Università degli Studi, dove si può visitare il cortile del Filarete, quindi si continua il cammino verso Sant’Antonio Abate, antica chiesa dei Teatini, nella quale si può ammirare il trionfo della pittura barocca lombarda. La nostra passeggiata continua verso la chiesa cimiteriale di San Bernardino e, da qui, si visiterà una delle chiese più tipiche di Milano, San Gottardo in Corte, che vanta quello che è considerato il più bel campanile ambrosiano  

Il Volto di Cristo
Dal Mandylion alla Sindone
conferenza di Giovanni Morale

L’ostensione della Sindone, esposta a Torino fino al 23 maggio, offre l’occasione per trattare uno dei temi artistici più avvincenti e più delicati: qual è la vera immagine di Cristo. Vedere il volto del Redentore è un desiderio a cui ogni uomo anela. Sono, dunque, le immagini che riproducono il sacro Volto ad essere oggetto di devozione e di studio. Questa tradizione arriva a Roma dall’oriente e deriva da un episodio dei Vangeli Apocrifi in cui si dice che, durante la Passione, mentre Cristo sale al Golgota una donna di nome Veronica gli deterge il viso con un telo quadrato, sul quale resta impressa l’immagine del Suo volto. Inizia così la tradizione profana che vede nella Veronica la “vera icona”, cioè l’immagine originale, del volto di Cristo. Il telo dipinto con il volto di Cristo (mandlyon) viene considerato, quindi, un vero ritratto, per cui le credenze popolari attribuiscono all’icona sacra potere miracoloso, senza alcuna disputa somatologica. Celebri sono il telo di Edessa, in Mesopotamoia, quello in santa Maria Maggiore, a Roma, in san Giovanni in Laterano (ora in Vaticano), sempre a Roma e nella chiesa di Santa Croce a Gerusalemme. Tanti anche i quadri, le tele e le sculture nelle quali ogni artista si è cimentato ad interpretare il volto di Cristo, prendendo spunto dalle prime icone orientali e romane, con perizia stilistica e dovizia filologica.

Patrocinio della Provincia di Milano

CRIVELLI A BRERA A cura di Giovanni Morale

Cortile Napoleonico della Pinacoteca di Brera MM

Giovedì 18 febbraio 2010 ore 17,30 (precise)
Sabato  27 febbraio 2010 ore 15,45 (precise)
Visite riservate SOLO ai soci di KallisteArte in ordine di
prenotazione

Carlo Crivelli è ancora oggi un pittore che sconcerta, impossibile da catalogare con etichette complessive come 'gotico' o 'rinascimento'. Veneziano, quasi coetaneo di Bellini e Mantegna lasciò la patria dopo il 1458 e non vi tornò più, trovando nelle signorie e nelle città marchigiane il luogo dove fare apprezzare i suoi polittici, giganteschi e rutilanti di ori ma con dettagli anticheggianti in impeccabile prospettiva, o le sue tavolette dove l'occhio si perde in dettagli verissimi e commoventi. Queste scelta di vita e di stile ne decretarono la sfortuna critica e la scomparsa quasi totale dalle trattazioni dedicate alla storia dell'arte. Le ambizioni per la neonata Pinacoteca erano molte, la si voleva capace di testimoniare scuole pittoriche diverse, italiane e straniere. Ma molto presto alcune tavole crivellesche vennero disperse: il polittico di San Domenico, arrivato a Milano quasi integro, fu privato della cornice e le tre scene del coronamento furono cedute -come figurine doppie- per ottenere dipinti di altri artisti. Allo stesso modo furono oggetto di scambio l'Annunciazione di Ascoli, vanto della National Gallery di Londra e la Consegna delle chiavi a San Pietro, giunta infine ai musei di Berlino. Per il Bicentenario della Pinacoteca questi dipinti ritornano a Milano, con l'unica eccezione della pala raffigurante la Consegna delle chiavi, troppo delicata per viaggiare e simbolicamente sostituita da due dei pannelli che ne ornavano la cornice.

Teodolinda e il Tesoro
Il Museo e il Duomo di Monza
Visita Guidata a cura di Giovanni Morale

Duomo di Monza, dedicato a San Giovanni Battista, è stato edificato tra il XIV e il XVII secolo e si trova nella piazza omonima della città lombarda. Monza divenne importante quando viene scelta come residenza estiva dalla regina Teodolinda, principessa bavarese, vedova di Autari e sposa di Agilulfo, re dei Longobardi, che ha fondato un "oraculum" dedicato a san Giovanni Battista nel 595. La regina fa edificare a Monza anche un Palazzo, magnificamente decorato con le imprese dei Longobardi, e accanto al palazzo fonda una Basilica, che dedica a San Giovanni Battista, dotandola di molti ornamenti d'oro e d'argento e di rendite sufficienti. Le informazioni disponibili sul tempio originario sono scarsissime e l'unica fonte disponibile è ancora la Historia Langobardorum, che Paolo Diacono compose al crepuscolo del regno Longobardo. La visita comprende la Corona Ferrea, il Museo e il Duomo. (la visita alla corona ferrea è prevista per le 15,00 dopo concluderemo la visita)